Verso la fine degli anni ‘70 un osteopata americano, J.E. Upledger, dopo numerose ricerche ideò un particolare approccio osteopatico a cui diede il nome di rilassamento somato emozionale.
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Verso la fine degli anni ‘70 un osteopata americano, J.E. Upledger, dopo numerose ricerche ideò un particolare approccio osteopatico a cui diede il nome di rilassamento somato emozionale.
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La Neuralterapia secondo Huneke consiste nell'iniezione di anestetici locali (quali p.es. procaina, lidocaina o altri piu' recenti) nella pelle o sotto la pelle (intracutanea o sottocutanea), nei muscoli (intramuscolare), tra le giunture o altri organi, ma anche in alcuni punti nevralgici (come cicatrici) allo scopo di eliminare focolai e centri di irritazione o con lo scopo di riattivare circuiti di regolazione disturbati, al fine di guarire molteplici malattie.
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Un’esperienza unica si è appena conclusa. Probabilmente alimentata dalla Bora triestina è volata tutta d’un soffio. In soli cinque giorni si sono condensati rocamboleschi eventi che mi hanno permesso l’approdo in terra friulana. Data la concomitante presenza di Wimbledon, sono stato incerto fino all’ultimo sulla partecipazione al corso di Craniosacrale.
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Con il termine Reflusso gastroesofageo si indica una condizione molto comune in cui il contenuto dello stomaco risale in esofago; se tale condizione diviene frequente, accompagnata da sintomi quali pirosi e rigurgito, si parla di malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE).
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Può capitare a tutti di percepire improvvisamente un forte dolore localizzato in specifici punti del corpo. A volte, un po' per pigrizia un po' per timore, affrontiamo il dolore minimizzando e sperando che passi da solo. Altre volte, invece, speriamo di risolverlo ricorrendo ai rimedi casalinghi.
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L’arrivo nella Terra dei Canguri, il 19 Gennaio 2015, ha segnato l’inizio della mia collaborazione con la Federazione Italiana Tennis. La realizzazione di questo sogno arriva dopo un viaggio estenuante di 26 ore, trascorse quasi tutte in viaggio tra le nuvole, a 12 chilometri di altezza, accompagnate dalla mia fantastica paura del volo, ormai nota a tutti.
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La letteratura scientifica classica ci riporta che tale sindrome è un processo degenerativo e/o infiammatorio a carico del muscolo sovraspinoso. Tale muscolo fa parte della cuffia dei rotatori della spalla e partecipa ai movimenti di abduzione (ovvero allontanamento del braccio dall’asse centrale del corpo) e di rotazione esterna del braccio.
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