Il Blog .

Internet è un bagaglio troppo grande e dispersivo. Negli articoli del blog avrai modo di conoscere la mia visione professionale e personale su argomenti difficili circa la Salute e il Benessere.

Dopo quante sedute si vedono i risultati? Al termine della prima visita osteopatica è la prima domanda che un paziente pone al suo terapista. È un quesito comprensibile la cui risposta è complessa. Solitamente il paziente che ricorre alle cure osteopatiche ha già sostenuto altri percorsi terapeutici e ripone tutte le sue speranze in quest’ultima cura. Il dolore nel frattempo si è modificato e ha potuto creare compensi distanti dalla sede difsunzionale. L’approccio terapeutico quindi cambierà così come l’efficacia e la durata del trattamento stesso. Data la complessità proverò a semplificare la risposta attraverso una sintesi intuitiva per far comprendere al meglio al paziente quali risultati aspettarsi dopo un trattamento.
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6 aprile 2022 · di Tullio Stabile

Dopo il trattamento osteopatico

Molte parole si spendono sulle tecniche osteopatiche e in quali casi vanno applicate, raramente invece ci si sofferma sugli effetti immediati di un trattamento e quali sensazioni il paziente potrebbe aspettarsi a seguito di una visita osteopatica. Un trattamento viene scandito in tre fasi: pre, trattamento e post. Inizialmente il paziente spiega la problematica e il professionista raccoglie i dati utili al trattamento. Successivamente avviene quella che considero la fase più importante del trattamento: il terzo tempo. 
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Quando ho un dolore a chi mi rivolgo? All'osteopata o al fisioterapista? È un bel dilemma! Spesso amici o pazienti mi pongono questo quesito poiché c'è molta confusione. Infatti a volte capita anche tra i medici specialisti di non saper indirizzare il proprio paziente in maniera opportuna. Sembrano discipline molto simili poiché si propongono di migliorare la qualità di vita del paziente ma nell'approccio al paziente e alle sue problematiche intervengono in maniera del tutto differente. 
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Per Riabilitazione Sportiva mi riferisco ad una specifica branca della Fisioterapia che si occupa di prevenzione, cura e riabilitazione degli atleti. Rappresenta una terapia mirata alla risoluzione della patologia traumatica-acuta (distorsioni, distrazioni muscolari, fratture) e da sovraccarico funzionale (tendiniti, borsiti). Gli sportivi lavorando a pieno regime stressano oltremodo le catene articolari e muscolari rispetto ad altre attività fisiche non sportive.
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7 dicembre 2020 · di Tullio Stabile

Fisioterapia. Cos'è?

La fisioterapia è una branca della medicina che approccia alla patologia del paziente (congenita o acquisita) con l’obiettivo di recuperare il suo stato di salute, ricorrendo a diverse metodologie a seconda delle condizioni di ogni soggetto. Mira al recupero o al ripristino dello stato di salute del paziente attraverso un approccio manuale, elettromedicale e/o neurocognitivo.
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5 dicembre 2020 · di Tullio Stabile

Osteopatia e sport

In questo articolo mi occuperò dei benefici dell'osteopatia per chi pratica attività sportiva, sia nella cura dei traumi sia nel mantenimento di un equilibrio psico-atletico dello sportivo. Con il termine sportivo non intendo, in questa sede, solo l’atleta professionista ad alti livelli ma anche chi pratica una semplice attività motoria a livelli amatoriali.
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5 dicembre 2020 · di Tullio Stabile

Osteopatia in adolescenza

La fascia di età dell’adolescenza, che va dai 14 ai 21 anni circa, sconfina dall’età pediatrica propriamente detta. Tuttavia, tutto il periodo dell’adolescenza rappresenta una fase delicata per l’individuo, sia sotto il profilo somatico che emozionale. In effetti in questo arco di tempo, proprio in risposta al travagliato sviluppo tipico di tale età, statisticamente si instaurano importanti quadri osteopatici destinati a condizionare la prima età adulta e le fasi successive. Se, come spesso si dice, l’adolescenza rappresenta una tempesta ormonale, emotiva e identitaria va considerata anche dal punto di vista osteopatico come un vero terremoto, un periodo di grandi acquisizioni disfunzionali. Durante l’adolescenza infatti l’organismo conserva ancora una spinta accrescitiva importante soprattutto in risposta alla variazione dei tassi ormonali e alla conseguente comparsa dei caratteri sessuali secondari. Questo comporta anche una ristrutturazione dell’aspetto psichico e della personalità che proprio in questa fase si plasma e si consolida. Tali trasformazioni, che peraltro avvengono in un lasso di tempo piuttosto breve, si svolgono spesso in maniera burrascosa lasciando, come traccia, importanti quadri disfunzionali di tipo osteopatico che possono permanere nel tempo, come fossero una sorta di memoria storica degli eventi e, finché restano attivi, condizionano l’aspetto dinamico dell’intero organismo con tutte le relative conseguenze.
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5 dicembre 2020 · di Tullio Stabile

Osteopatia per bambini

Il bambino dal primo anno di vita fino alla pubertà (11 - 13 anni) può essere soggetto a disfunzioni osteopatiche che possono aggravarsi durante la crescita. Molte affezioni scheletriche e muscolari, che colpiscono il fanciullo in questa fascia di età, spesso dipendono da disguidi meccanici dello scheletro e delle articolazioni; tali disfunzioni molto spesso sono in atto dall’età neonatale, se non addirittura dal momento del parto, ma vengono alla luce relativamente tardi. Non bisogna farsi scoraggiare da una simile affermazione perché, come già detto, il corpo umano durante questa fase dello sviluppo dispone di prodigiose capacità rigenerative ed adattive, che rendono qualsiasi problema risolvibile.
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5 dicembre 2020 · di Tullio Stabile

Osteopatia neonatale

I Pazienti in età pediatrica costituiscono, per l’Osteopata, una categoria privilegiata dal momento che i trattamenti più utili ed efficaci, per permettere all’organismo di raggiungere l’equilibrio, sono proprio quelli sui pazienti in giovane età. Nei primi anni di vita l’organismo possiede caratteristiche di duttilità notevoli e sicuramente non ha ancora sviluppato adattamenti limitativi ai traumi ed alle lesioni, motivo per cui è estremamente predisposto alla manipolazione correttiva. Per questi motivi intervenire sul paziente giovane è utile soprattutto per prevenire eventuali disfunzioni.
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5 dicembre 2020 · di Tullio Stabile

Osteopatia posturale

Con il termine postura si intende la posizione del corpo nello spazio e la conseguente relazione tra i suoi segmenti corporei. La postura può essere suddivisa in 3 macro sezioni, comprendenti al loro interno ulteriori suddivisioni: in stazione eretta (monopodalica o bipodalica), da seduto, in decubito (prono, supino, laterale).
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