Il Blog .

Internet è un bagaglio troppo grande e dispersivo. Negli articoli del blog avrai modo di conoscere la mia visione professionale e personale su argomenti difficili circa la Salute e il Benessere.

La costipazione cronica potrebbe essere il modo in cui il tuo corpo cerca di comunicarti qualcosa di più profondo. Hai mai pensato che il tuo intestino pigro possa essere un segnale di squilibri ben più ampi nel tuo organismo? Come possiamo interpretare tutto questo? L'Osteopatia può decifrare questo linguaggio nascosto del corpo e offrire una soluzione che va oltre il semplice sollievo sintomatico.
In questo articolo, esploreremo come l'approccio osteopatico possa non solo alleviare la costipazione, ma anche migliorare il tuo benessere complessivo, offrendo una prospettiva unica sulla connessione tra intestino, mente e qualità della vita.
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Oggi prestiamo molta attenzione alla cura del corpo e cerchiamo di affidarci sempre più spesso alle competenze di professionisti validi. Quando capiamo che il faidate e i tutorial su Youtube sono inefficaci e le nostre performance fisiche non decollano come immaginavamo cerchiamo di individuare il Personal Trainer più competente. Sembra quasi un'autopunizione perchè in cuor nostro sappiamo di non aver ottenuto risultati per la nostra incostanza e che l'unico modo per risolvere il problema è prendere un impegno economico con una persona che ci dice quello che dobbiamo fare. Trovare questo "despota" oggi non sembra affatto semplice dato le numerose attrezzature sportive e i servizi offerti. Siamo disorientati. Forse è meglio affidarci ad una sola persona così da guidare al meglio i nostri sforzi. Si, ma chi? Meglio un despota, uno stacanovista o un allegro... filosofo? Meglio basarci sul passaparola? Come posso capire che il nostro programma fisico raggiungerà le premesse? Bella domanda! Rispondere a questa domanda significa affidarci con raziocinio al professionista giusto e raggiungere con buone probabilità i nostri scopi atletici. 
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23 ottobre 2022 · di Tullio Stabile

Non ho il tempo

Quante volte abbiamo pronunciato la frase: Non ho il tempo di...? Soprattutto, quanto abbiamo creduto alle nostre parole? Io tantissimo. Ho davvero pensato che non esistesse altro tempo da dedicare se non quegli attimi estratti dalle intercapedini dei miei impegni. Avrò lasciato i miei interlocutori interdetti numerose volte, qualche volta gli sarò sembrato immerso in una vita pregna di attività gioiose e coinvolgenti, ma non facevo altro che deludere me stesso ogni volta che rifiutavo un'opportunità diversa dal planning giornaliero. Ero arrivato a un no compulsivo e aprioristico.
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24 luglio 2022 · di Tullio Stabile

Scelte

Nei primi anni della mia infanzia fino ai nove anni ho sempre avuto difficoltà ad inserirmi in un gruppo. Probabilmente ero lagnoso o poco convenzionale, ma di fatto anche se una miriade di bambini organizzava una partita sulla spiaggia tendeva a non coinvolgermi.
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L'atto stesso del nostro concepimento è un fenomeno puramente casuale, sarebbe potuto nascere tranquillamente uno dei nostri 200 milioni di fratelli al posto nostro e per le sorti dell'Universo sarebbe cambiato ben poco. Nonostante questo caos, che i fisici chiamano entropia, siamo riusciti a raggiungere la nostra attuale condizione. Sarebbe potuto accadere in maniera diversa? Chissà!
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28 maggio 2022 · di Tullio Stabile

Il timing e il cervelletto

Se volessi migliorare la tua performance sportiva quale struttura del tuo corpo alleneresti? E per migliorare la qualità della tua lettura? Grazie a quale parte del corpo riusciamo a mangiare una bistecca usando contemporaneamente forchetta e coltello? Tutte queste funzioni molto diverse hanno una matrice comune: il cervelletto. Esso si trova all'interno del cranio ed è la più grande stazione neurologica del nostro corpo. È coinvolto nelle funzioni di linguaggio, attenzione e memoria; connette e coordina gli impulsi che provengono dalla periferia e dal cervello. Il suo ruolo principe è nel coordinamento e nella precisione dei movimenti e nella loro temporarizzazione (timing). Di recente è stato scoperto un particolare coinvolgimento anche per le emozioni ma vediamo di capirne il suo funzionamento in parole semplici. 
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29 gennaio 2022 · di Tullio Stabile

Valgo o non valgo?

Un dubbio amletico che assale l'alluce da tempo visto che la sua manifestazione è ancora oggi un'enigma scientifico. Basti pensare che ci sono oltre 150 tecniche di intervento chirurgico(1) e l'unica certezza è rappresentata dai tempi di recupero che sembrano essere molto lunghi. Un senso di frustrazione unico per il nostro alluce che nel tempo si deforma, si ispessisce e si infiamma compromettendo seriamente la qualità della vita dei pazienti che soffrono di tale patologia. 
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12 dicembre 2021 · di Tullio Stabile

L'in-dividuo

Le ultime ore di quarantena hanno costituito una grande occasione di riflessione per meun'opportunità che non capita spesso e che vorrei trasmettervi con quest'esperienza introspettiva. Vi chiedo solo di sedervi comodamente e lasciarvi andare alla lettura.
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5 dicembre 2020 · di Tullio Stabile

Osteopatia in adolescenza

La fascia di età dell’adolescenza, che va dai 14 ai 21 anni circa, sconfina dall’età pediatrica propriamente detta. Tuttavia, tutto il periodo dell’adolescenza rappresenta una fase delicata per l’individuo, sia sotto il profilo somatico che emozionale. In effetti in questo arco di tempo, proprio in risposta al travagliato sviluppo tipico di tale età, statisticamente si instaurano importanti quadri osteopatici destinati a condizionare la prima età adulta e le fasi successive. Se, come spesso si dice, l’adolescenza rappresenta una tempesta ormonale, emotiva e identitaria va considerata anche dal punto di vista osteopatico come un vero terremoto, un periodo di grandi acquisizioni disfunzionali. Durante l’adolescenza infatti l’organismo conserva ancora una spinta accrescitiva importante soprattutto in risposta alla variazione dei tassi ormonali e alla conseguente comparsa dei caratteri sessuali secondari. Questo comporta anche una ristrutturazione dell’aspetto psichico e della personalità che proprio in questa fase si plasma e si consolida. Tali trasformazioni, che peraltro avvengono in un lasso di tempo piuttosto breve, si svolgono spesso in maniera burrascosa lasciando, come traccia, importanti quadri disfunzionali di tipo osteopatico che possono permanere nel tempo, come fossero una sorta di memoria storica degli eventi e, finché restano attivi, condizionano l’aspetto dinamico dell’intero organismo con tutte le relative conseguenze.
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4 dicembre 2020 · di Tullio Stabile

Osteopatia craniosacrale

L’osteopatia craniale si definisce tale poiché agisce sulla struttura e sul liquido che circonda il sistema nervoso centrale, sfruttando la mobilità e motilità cranica. Attraverso particolari abilità e specifiche tecniche osteopatiche è possibile sentire il movimento ritmico presente in tutti i tessuti del corpo, appena percettibile, chiamato movimento involontario. Anche il cranio, composto da 26 ossa unite tra loro, grazie alla sua mobilità, può realmente adattarsi al movimento involontario del cervello che protegge al suo interno. Il termine "osteopatia craniale" risulterebbe improprio qualora fosse considerato uno specifico trattamento a sé stante; bisogna infatti ricordare che l'osteopatia è una scienza olistica che considera l'essere umano nella sua globalità, e che pertanto non esistono specialità osteopatiche.
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