Pietro Giannattasio, una bella novità!

postato il 12·09·2023 in

Dopo sette anni di ricerche sono riuscito a trovare l'uomo giusto. Molte prove, test e valutazioni ma nessun candidato sembrava avere il mordente giusto. L'idea di sviluppare le potenzialità dello Studio OLMO sembravano sempre più remote soprattutto quando un neo-laureato rifiutò l'idea di essere formato. Scelsi quindi di adoperare un rimedio estremo: un annuncio su Facebook!

Fu quantomai efficace, infatti ricevetti molti contatti e curriculum, alcuni dei quali anche interessanti, ma la più inaspettata la ricevetti mentre ragguagliavo sulle difficoltà e vicissitudini degli ultimi tempi i miei amici di fronte ad una pizza: e perchè non hai pensato a me?

Era Pietro collega del corso di Laurea e amico storico che mi rimproverava quasi di non averlo preso in considerazione. Una richiesta che mi spiazzava, mai a immaginare un tale interesse, soprattutto, considerando la sua attività lavorativa ben più che avviata: lavorava contemporanemante presso 3 centri riabilitativi, aveva le sue domiciliari e si era da poco trasferito a Salerno. 

Nel corso dei dieci anni di attività dello Studio ero stato più volte tentato dall'idea di coinvolgerlo. Lo affiancavo nelle scelte lavorative e come un buon amico ne osservavo la crescita professionale e il suo percorso formativo. Ne apprezzavo le competenze logicho-deduttive e manuali ma ciò che ammiravo di più erano le sue soft skills che spesso vengono sottovalutate. A mio avviso sono il segreto per raggiungere i grandi successi e Pietro ne ha da vendere. Il suo passato lavorativo e gli interessi maturati nel tempo (che ci racconterà nell'intervista) gli hanno probabilmente sviluppato una grande capacità di osservare e curare i dettagli. Riesce a relazionarsi facilmente agli altri ma soprattutto a prendersene cura e farsene carico, nell'amicizia come nel lavoro. Queste sono caratteristiche essenziali per la nostra collaborazione, soprattutto la mia nota pignoleria e precisione. In quindici giorni ha stravolto la sua vita lavorativa per sposare le finalità dello Studio OLMO e credo ne beneficeremo tutti di questa scelta. 

Lasciamo ora la parola al protagonista: Pietro Giannattasio!

 

In questi primi tre mesi di collaborazione molti pazienti hanno già avuto modo di conoscerti. Quali aggettivi potrebbero descriverti al meglio?

Comunicativo, meticoloso e motivato. L'attenzione ai dettagli e l'idea di essere di supporto agli altri mi danno un grande senso di responsabilità e allo stesso tempo incrementano il mio stato motivazionale. Nel corso della mia esperienza lavorativa, però, ho potuto constatare che il coinvolgimento del paziente nel recupero terapeutico diventa molto efficace se accompagnato da un buon livello di comunicazione.

 

Da quando e come è nata la tua passione per la fisioterapia?

Mi hanno sempre affascinato le materie scientifiche sin da piccolo e questa curiosità col tempo si è trasformata in una passione per l'anatomia e la fisiologia del corpo umano. Il poter applicare queste conoscenze in un contesto pratico mi ha portato a scoprire l’importanza della fisioterapia. Dieci anni fa, quindi, decisi di iscrivermi al Corso di Laurea in Fisioterapia.

 

Nella prefazione a questa intervista ho spiegato che hai grandi capacità di osservare i particolari e che forse derivano da una tua precedente attività nonchè tua grande passione. Se è così ce ne puoi parlare?

Sì. La capacità di cogliere i dettagli è dettata dalla mia grande passione: la fotografia. Molto spesso i dettagli raccontano storie nascoste o svelano aspetti di un soggetto che possono sfuggire a una visione iniziale. Amo comunicare attraverso le immagini: le fotografie hanno il potere di raccontare storie, emozioni e concetti senza parole. Pur essendo campi apparentemente molto lontani, credo che la fisioterapia e la fotografia abbiano molte cose in comune, entrambe richiedono una combinazione di abilità tecniche, creatività e una comprensione delle esigenze umane rendendole affini sotto molteplici aspetti.

 

Oltre questa passione di affascinano anche le stelle. Come pensi ti possano arricchire queste passioni nel tuo aspetto professionale?

Sì, sono un appassionato di astronomia: esplorare l'immensità e la bellezza dell'Universo mi attrae da sempre. Le stelle, così come il corpo umano, sono ancora un mistero tutto da studiare e ciò mi sprona ad approfondire e ricercare risposte a quesiti che mi hanno da sempre affascinato. Questa curiosità innata mi ha portato a collaborare con lo Studio OLMO per spostare i confini dell'ignoto sempre un po' più in là.  

Siamo in sintonia sulla visione terapeutica, ma cosa puoi fare per un paziente che ha bisogno del tuo intervento?

Supportarlo e guidarlo verso il raggiungimento della migliore condizione possibile sicuramente! Questo percorso è composto da diversi step, quali la

valutazione, pianificazione ed esecuzione dei trattamenti, al fine di rieducare il paziente al recupero del proprio equilibrio fisico. Nel mio approccio tutto questo può avvenire attraverso un costante monitoraggio dei progressi finalizzato a ricalibrare il piano terapeutico in base ai risultati ottenuti.

 

Quali competenze hai sviluppato in questi ultimi anni e in quale ti piacerebbe crescere ancora?

Negli ultimi anni ho raggiunto diversi traguardi al fine di migliorarmi nel campo della riabilitazione, uno su tutti il conseguimento del master in Posturologia che mi ha permesso di comprendere la reale importanza delle relazioni tra i dolori riferiti dal paziente e i suoi atteggiamenti posturali. Infatti non sempre il dolore è localizzato nella sede disfunzionale e solo grazie ad un'attenta valutazione globale e l'utilizzo di strumenti idonei se ne può comprendere l'origine. Proprio per questo motivo immagino di implentare la mia formazione futura approfondendo lo studio della fascia e del sistema viscerale e delle loro relazioni con la postura. 

 

Come ti vedi tra 10 anni?

Mi vedo più esperto grazie ad un'esperienza clinica maturata. Ciò mi permetterà di aderire più facilmente all'esigenze dei pazienti soprattutto grazie all'inevitabile ed esponeziale sviluppo tecnologico dei prossimi anni. Se da un lato mi aiuterà ad essere più performante, dall'altro non potrà mai sostituire a pieno l'arte manuale che avrò sviluppato in questo periodo. Certamente con questo progresso potrò sfruttare meglio il mio tempo per coltivare le mie passioni fotografiche e astronomiche.

 

Saluta i nostri lettori a modo tuo.

Nell’attesa di condividere con tutti voi questo nuovo percorso verso il benessere della salute all’interno dello Studio Olmo, un cordiale saluto. A presto

 

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