Fa bene bere il succo di Pompelmo se assumi farmaci per il cuore o la circolazione?
Falso
Nel 1989 alcuni ricercatori studiando la relazione etanolo/farmaco somministravano un bicchiere di succo di pompelmo ai soggetti reclutati per mascherare il sapore dell'etanolo. I dati rilevarono qualcosa di completamente inaspettato, ovvero che il succo di pomplemo interferiva sui farmaci calcio-antagonisti (felodipina). Questi farmaci hanno un effetto vasodilatativo, ipotensivo e antiaritmico.
In seguito quest'argomento è stato ulteriormente approfondito con 225 ricerche, dimostrando come e quali farmaci potevano subire alterazioni della propria efficacia terapeutica. Tali ricerche hanno inoltre evidenziato tre aspetti importanti:
- Il succo di pompelmo assunto regolarmente interferisce con un complesso enzimatico CYP presente nel fegato ma soprattutto nell'intestino determinando una riduzione della degradazione dei farmaci assunti con maggiore rischio di intossicazione
- Per bloccare il complesso enzimatico CYP a livello epatico è necessario assumere 8 bicchieri di succo di pompelmo al giorno!
- Il succo di pompelmo non interferisce con i farmaci assunti per via endovenosa
Un piccolissimo quantitativo giornaliero di succo di pomelmo può interferire maggiormente rispetto ad un eccesso sporadico soprattutto per i seguenti farmaci: statine, antiaritmici, calcio-antagonisti, immunosoppressori.
I semi di pompelmo al contrario non sembrano avere particolari effetti collaterali sulla circolazione. Sono ricchi di bioflavonidi, Vitamina A, B, C, E, selenio, e zinco. Essi hanno un importante ruolo antimicotico e antivarle, se assunti regolaremente possono stimolare il sistema immunitario contro il virus Herpes simplex e i virus dell'influenza, riducono i radicali liberi e sono utilissimi a prevenire la cistite.
Naturalmente prima dell'assunzione è sempre indispensabile confrontarsi con il proprio medico.
Bibliografia e riferimenti