Fa bene bere il succo di Pompelmo se assumi farmaci per il cuore o la circolazione?
Falso
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Fa bene bere il succo di Pompelmo se assumi farmaci per il cuore o la circolazione?
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Da come emerge dall’intervista sono sette anni che conosco il Maestro Luigi Fortunato e dal primo momento mi colpirono le sue doti umane. La capacità empatica e il sapersi affidare sono doti importanti per un ballerino e a mio avviso sono innate in Luigi.
In questo periodo ho avuto modo di apprezzarlo sia come paziente che come ballerino e ciò che si evidenzia immediatamente è l’armonia uomo-professionista. L’aria che si respira nelle sue lezioni è di estrema positività e rispetto. Questi due aspetti sono importanti per gli allievi che si sentono guidati e liberi allo stesso tempo di poter esprimere la propria arte nella danza.
Rispetta sempre i suoi interlocutori cosciente di poter apprendere da loro, ma tutto si trasforma quando entra in scena sul palco. Riesce a trasformare i concetti in movimenti. Il corpo sembra seguire i suoi pensieri e tradurre qualcosa di puramente teorico in arte in movimento. La sua padronanza fisica e la cognizione del suo corpo gli permettono di ritrovare il giusto equilibro negli spazi sia sul palco che fuori. Probabilmente questa è la sua forza. Si trova in ambienti armonici con persone armoniche e l’esempio lampante è costituito dal suo nucleo familiare. Mariella, Alessandro e la piccola Sara gravitano nella vita di Luigi con un equilibrio naturale visibile solo nel rapporto che c’è tra la terra e la luna. Lasciamo spazio adesso alle sue parole.
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Mentre sto scrivendo il Mondo è popolato da 7.915.967.700 abitanti. Sono state somministrate circa 8,81 miliardi di dosi anti-covid, più di una dose per ogni abitante del Pianeta. La realtà purtroppo è ben diversa, molto ingiusta. Vorrei provare a fare qualche piccola precisazione numerica per comprendere meglio la Sanità attuale.
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La quarantena è finalmente finita! Il lungo periodo di reclusione ci ha fatto riflettere su aspetti della vita quotidiana che spesso sottovalutiamo, uno di questi è il movimento. La sua assenza ha determinato una riduzione della massa magra (muscolare) a vantaggio di quella grassa. Abbiamo raggiunto un livello di inattività impensabile, anche per i più pantofolai che, all’alba della liberazione, indossando le mascherine di Forrest Gump, si riversano correndo nelle strade delle città.
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Per Riabilitazione Sportiva mi riferisco ad una specifica branca della Fisioterapia che si occupa di prevenzione, cura e riabilitazione degli atleti. Rappresenta una terapia mirata alla risoluzione della patologia traumatica-acuta (distorsioni, distrazioni muscolari, fratture) e da sovraccarico funzionale (tendiniti, borsiti). Gli sportivi lavorando a pieno regime stressano oltremodo le catene articolari e muscolari rispetto ad altre attività fisiche non sportive.
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Il taping è un tipo di cerotto con funzioni curative per gli infortuni muscolari, che si applica direttamente sul muscolo. In molte competizioni sportive è utilizzato dagli atleti, dalle più varie colorazioni e dimensioni a seconda del tipo di fastidio. Recentemente si è iniziato ad usare questo tipo di cerotto anche in ambito fisioterapico, ad esempio viene usato il taping per fastidi muscolari o tendiniti. Questi cerotti vengono applicati nella zona interessata in modo da risultare in tensione, la forza elastica sviluppata da questi attiva i recettori, con una risposta vasodilatatoria e diminuzione del dolore dopo qualche giorno.
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La fisioterapia è una branca della medicina che approccia alla patologia del paziente (congenita o acquisita) con l’obiettivo di recuperare il suo stato di salute, ricorrendo a diverse metodologie a seconda delle condizioni di ogni soggetto. Mira al recupero o al ripristino dello stato di salute del paziente attraverso un approccio manuale, elettromedicale e/o neurocognitivo.
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In questo articolo mi occuperò dei benefici dell'osteopatia per chi pratica attività sportiva, sia nella cura dei traumi sia nel mantenimento di un equilibrio psico-atletico dello sportivo. Con il termine sportivo non intendo, in questa sede, solo l’atleta professionista ad alti livelli ma anche chi pratica una semplice attività motoria a livelli amatoriali.
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Il bambino dal primo anno di vita fino alla pubertà (11 - 13 anni) può essere soggetto a disfunzioni osteopatiche che possono aggravarsi durante la crescita. Molte affezioni scheletriche e muscolari, che colpiscono il fanciullo in questa fascia di età, spesso dipendono da disguidi meccanici dello scheletro e delle articolazioni; tali disfunzioni molto spesso sono in atto dall’età neonatale, se non addirittura dal momento del parto, ma vengono alla luce relativamente tardi. Non bisogna farsi scoraggiare da una simile affermazione perché, come già detto, il corpo umano durante questa fase dello sviluppo dispone di prodigiose capacità rigenerative ed adattive, che rendono qualsiasi problema risolvibile.
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I Pazienti in età pediatrica costituiscono, per l’Osteopata, una categoria privilegiata dal momento che i trattamenti più utili ed efficaci, per permettere all’organismo di raggiungere l’equilibrio, sono proprio quelli sui pazienti in giovane età. Nei primi anni di vita l’organismo possiede caratteristiche di duttilità notevoli e sicuramente non ha ancora sviluppato adattamenti limitativi ai traumi ed alle lesioni, motivo per cui è estremamente predisposto alla manipolazione correttiva. Per questi motivi intervenire sul paziente giovane è utile soprattutto per prevenire eventuali disfunzioni.
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